Castro Marina

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Castro Marina presenta differenti forme paesaggistiche, conservando in molti punti aspetti di naturalità, di insediamento popolare e di ricca edilizia di villeggiatura. Presso il porto si possono ancora ammirare le grotte scavate che servono da magazzini per i pescatori. Lungo i 4 km di costa del suo territorio, dal confine con Santa Cesarea Terme sino a quello con Marina di Marittima sono presenti, oltre alla grotta Zinzulusa, la grotta Romanelli, la grotta Azzurra e la grotta Palombara. Lungo la costa si trova inoltre la punta di Mucurune, dove recenti ricerche sembrano aver evidenziato la presenza di un abitato a capanne databile all'età del Bronzo recente-finale, con numerosi resti ceramici sparsi in particolare sul piccolo pianoro antistante la cappella dei paracadutisti della divisione "Folgore". Proprio da punta Mucurune passa inoltre il 40º parallelo, mentre alla base del promontorio sono numerose le sorgenti gelide di acqua dolce che sfociano in mare.

Castro derives its name from Castrum Minervae (Latin for "Athena's castle"), which was an ancient town of the Sallentini, about 15 kilometres south of Hydruntum. Its ancient temple of Minerva was said to have been founded by Idomeneus, who formed the tribe of the Sallentini from a mixture of Cretans, Illyrians and Italian Locrians (Central Greek tribe).

It is also said to have been the place where Aeneas first landed in Italy, the port of which he named Portus Veneris ("Port of Venus"). The temple had lost some of its importance in Strabo's day.